1 ottobre: giornata internazionale di lotta dei pensionati. 2 ottobre festa dei nonni

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DUE MODI DI RACCONTARE LA REALTA'. DA UNA PARTE LA LOTTA QUOTIDIANA DEI PENSIONATI CONTRO LE  POLITICHE GOVERNATIVE DI ATTACCO AL SISTEMA PREVIDENZIALE E AL DIRITTO ALLA PENSIONE, DALL'ALTRA UNA REALTA' VIRTUALE VOLTA A TRASFORMARE UN SOGGETTO SOCIALE IN FONTE DI BUSINESS COMMERCIALE.

Con il 1 ottobre, GIORNATA INTERNAZIONALE DI LOTTA DEI PENSIONATI, si rovescia l'oleografia ufficiale che dipinge i pensionati a seconda delle esigenze, comunque sempre per mettere le mani sulle risorse ad essi dedicate. Dipinti come ladri di futuro alle giovani generazioni, come buontemponi che si godono i frutti della propria rapina ai giovani, come peso alla società e idrovore della spesa sanitaria, per poi riscoprire la vena bucolica della festa dei nonni e rapinare ulteriori risorse.
Il presidente dell'Istat ha addirittura idealizzato una lobby degli anziani capaci di attirare su di se risorse economiche togliendole ad altri soggetti sociali, come i giovani.  Se è tutta da dimostrare la capacità lobbistica degli anziani, sono evidenti le lobby del FMI, OCSE, UE, BCE che fanno della sottrazione della ricchezza sociale destinata al welfare una componente essenziale della propria strategia finanziaria.
Come spiegare la festa dei nonni a quegli anziani che vivono nella povertà assoluta, con pensioni miserrime, torturati in case che più che di riposo sono di contenimento, esclusi dalle cure per mancanza di  soldi e servizi, e così via.
La risposta  a questa condizione sociale è sicuramente la lotta organizzata di cui la giornata del 1 ottobre vuole essere il simbolo e il punto di riferimento nel tempo.    

 

USB PENSIONATI
FEDERAZIONE DEL SOCIALE