IL CUD TELEMATICO E' UN OLTRAGGIO AI PENSIONATI ORGANIZZIAMO LA RIVOLTA

In allegato il comunicato

Nazionale -

La finta modernizzazione della pubblica amministrazione si traduce nell'ennesimo oltraggio ai pensionati il cui reddito per almeno uno su due è al disotto della soglia di povertà. Ebbene questi signori, che vivono di stenti, rinunciando a cure mediche, riducendo i consumi alimentari, rinunciando ad una vita sociale dignitosa, dopo essere stati espropriati dal prelievo dell'imu, sono diventati, secondo INPS e governo, esperti informatici e gestori di conto correnti bancari e carte di credito. E' CREDIBILE TUTTO QUESTO?



La programmata dissoluzione del sistema previdenziale pubblico, oltre ad essere un violento attacco allo stato sociale e alle condizioni di vita dei lavoratori, lascia senza tutele, come il servizio di raccolta dei 730 e quello per la spedizione dei cud, milioni di pensionati. Lo spostamento delle funzioni dall'inps, che vive grazie ai contributi dei lavoratori, ai patronati è l'ennesimo processo di privatizzazione per creare profitto ma questa volta, più di altre, sull'umiliazione di milioni di pensionati.



L’INPS non può essere l’esecutore materiale e cieco delle politiche punitive del governo, disconoscendo  la reale condizione dei pensionati. L’ulteriore tassa di 2,70 + IVA per farsi stampare il cud dallo sportello amico delle poste ( per fortuna sono reti amiche ) è un’odiosa gabella imposta sulla documentazione delle tasse già prelevate sulla pensione.



Nella cultura neoliberista di governo e imprenditori, i pensionati sono scorie industriali, scarti di produzione, non più utilizzabili per produrre profitto. Una pensione inadeguata, servizi sociali carenti, servizi sanitari sempre più lontani, trasporti negati, sono il prezzo da pagare per la propria espulsione dalla produzione.



L'USB PENSIONATI, insieme ai lavoratori di INPS e INPDAP, iniziano una campagna di  mobilitazione contro le modalità di rilascio telematico del CUD imposte dal governo.


La campagna si articola in iniziative di lotta presso le sedi INPS DI OGNI PROVINCIA E REGIONE per costringere l’ente previdenziale ad individuare modalità semplificative di consegna del CUD ai pensionati.

Le sedi sindacali territoriali si attiveranno per sostenere questa mobilitazione organizzando la risposta dei pensionati e assistendoli nei confronti di una vera e propria prevaricazione sociale.