L’incontro tra USB Pensionati e il presidente dell’Inps Tridico
In data 15 novembre una delegazione di Usb Pensionati, congiuntamente con una delegazione di Asia, ha incontrato a Roma il Presidente dell'Inps. Sono stati affrontati i seguenti punti :
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È stata segnalata la necessità di un incontro congiunto con il Ministro del Lavoro per definire la questione delle convenzioni riservate unicamente alle organizzazioni presenti nel Cnel. Tale condizione ostacola la libertà di associazione definendo monopoli sindacali inaccettabili. Questa situazione impone alle organizzazioni non rappresentate nel Cnel di federarsi con quelle presenti per poter vedersi riconosciuta la trattenuta delle quote di adesione dei pensionati iscritti. Ciò comporta un inevitabile onere finanziario che assume un aspetto tangentizio. Il Presidente si è fatto carico di opera di intermediazione per arrivare a tale incontro congiunto.
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È stata affrontata la questione del Pepp, vale a dire del fondo pensione europeo, rispetto al quale non sembra ci sia la percezione adeguata della portata del problema, che viene sottovalutato e rappresentato come un processo evolutivo dei fondi pensione integrativa nazionali. Un’operazione di carattere squisitamente finanziario che mette a rischio i sistemi di protezione sociale e previdenziali pubblici a carattere generale, con l’evidente obiettivo di ridurre la frammentazione del mercato dei capitali e della raccolta del risparmio previdenziale, consentendo di proporre prodotti pensionistici a costi bassi, grazie alle economie di scala. La USB ha espresso la sua valutazione negativa sull’ipotesi di costituzione del cosiddetto Peep, con il quale tuttavia è stato escluso dallo staff del presidente qualsiasi collegamento con il Fondo Pubblico INPS, che dovrebbe invece costituire un ulteriore strumento previdenziale diverso dalla previdenza complementare, con il vincolo di investimenti di carattere sociale e non speculativo.
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Rispetto al tema della detassazione e rivalutazione delle pensioni la USB ha sottolineato la strumentalità della teoria sulla non sostenibilità del sistema pensionistico, che appare del tutto evidente dai dati certificati dallo stesso CIV INPS, l’organismo di controllo e vigilanza dell’Istituto.
Oltre 100 miliardi di evasione contributiva che hanno portato “al 31 dicembre 2018 lo stock dei crediti vantati dall’INPS alla cifra di 111.429 miliardi di euro con un incremento del 6,7% rispetto al precedente”. (bilancio sociale CIV INPS 2019)
Importo rispetto al quale si devono aggiungere 78.452 miliardi di euro, relativi all’adeguamento del Fondo di Svalutazione dei crediti, che devono esser accantonati.
Cifre che dovranno inoltre essere aggiornate con le previsioni della Legge di Bilancio 2019 che, con la “pace fiscale”, ha previsto lo stralcio (cancellazione) automatico per 14.054 miliardi di euro di contributi.
Se si considera poi che la tassazione delle pensioni consente alla fiscalità generale di acquisire oltre 56 miliardi di contributi previdenziali, è evidente che la sostenibilità del sistema è più che garantita e l’unica vera minaccia, soprattutto per i giovani, è rappresentata oltre che dalla discontinuità/precarietà del lavoro, dalle retribuzioni da fame e dall’evasione ed elusione contributiva.
Un quadro dei conti, rispetto al quale, la USB ha chiesto al Presidente Tridico una totale inversione di marcia, con l’impegno a sostenere la richiesta per una detassazione e rivalutazione delle pensioni, che non si riduca ai pochi centesimi previsti con le ultime manovre di bilancio.
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Sul tema della trasparenza la USB ha chiesto di allegare al cedolino della pensione il ”foglio di calcolo”, uno strumento che oggi manca completamente e grazie al quale si potrebbe verificare la correttezza dell’importo pensionistico erogato.
E’ paradossale ed assurdo che l’INPS, quello targato Boeri, abbia messo a disposizione nel sito ufficiale dell’Istituto uno strumento informatico ed inviato a miglia di lavoratori la cosiddetta “busta arancione” che doveva consentire di conoscere ipoteticamente il calcolo della pensione a chi andrà in pensione tra 30 anni, e a tutt’oggi non è invece possibile a chi è ormai prossimo al pensionamento conoscere l’importo della pensione, né tanto meno ricevere, insieme al primo rateo di pensione, un resoconto di tutti gli elementi che determinano tale importo, che consenta una possibilità di verifica e quindi anche la possibilità di un ricalcolo.
Su questo argomento abbiamo ricevuto l’impegno del Direttore Centrale Pensioni, presente all’incontro, che ha mostrato un modello riassuntivo di tali elementi già in fase di elaborazione, che ci auguriamo possa essere inviato in tempi ristretti a tutti i pensionati.
Sempre in tema di trasparenza sono stati preannunciati interventi quali : modifica del sito definito di difficile accesso personalizzandone le informazioni per ogni pensionato.
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Tra le questioni a latere, il presidente Tridico ha preso due ulteriori impegni relativi alla richiesta di USB di allargamento dell’adesione volontaria al Fondo del Credito per tutti i dipendenti pubblici e di riconoscimento figurativo del Part-time verticale per i dipendenti iscritti all’AGO.
Due argomenti, sostenuti nelle audizioni in Commissione Lavoro dalla USB Pensionati già in occasione della predisposizione della precedente legge di bilancio, che a detta del Presidente sono stati oggetto di altrettanti specifici interventi dell’Istituto in sede di predisposizione della legge finanziaria per il 2020, che ci auguriamo possano essere approvati dal parlamento.
È stato affrontato infine il problema dei dipendenti messi in mobilità dalla Croce Rossa a cui viene negata l'erogazione del TFS/TFR, per il mancato trasferimento delle relative risorse all’INPS e la necessità di adeguamento progressivo degli interessi sui mutui tra i dipendenti INPS in servizio e quelli ormai in pensione, adeguamento bloccato immotivatamente dall’amministrazione precedente quella attuale.
Pur apprezzando la disponibilità del presidente Tridico e dei dirigenti che fanno parte del suo staff l’incontro si è concluso facendo registrare solo una serie di impegni, che dovranno essere verificati nella loro reale attuazione e che pertanto la USB pensionati continuerà a seguire con attenzione.
Roma 15/11/2019
USB PENSIONATI