Riconoscimento maggiorazione RIA pensionati: USB apre procedura online per la presentazione della diffida
In merito alla sentenza n. 4/2024 della Corte costituzionale sulla illegittimità dell’Art.51, comma 3 della L. 388 del 23/12/2000 sulla maggiorazione RIA, sono circolate in questi giorni molte e varie interpretazioni.
Per non fornire informazioni inesatte abbiamo preferito aspettare qualche giorno in più e sentire il nostro avvocato.
Diciamo subito che la sentenza riguarda solo i dipendenti del comparto Ministeri, delle Agenzie fiscali, della Presidenza del Consiglio, dell’Università, del Comparto delle aziende e delle amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo e degli Enti pubblici non economici (EPNE), sottolineando che per questi ultimi vige il vincolo della permanenza nella stessa qualifica dal 1988 per un periodo non inferiore a sei anni, ovvero non aver effettuato nel periodo 1988/1993 passaggi a livello retributivo superiore che avrebbero comportato il riassorbimento della maggiorazione RIA.
Rinviando ai comunicati ed alla procedura inserita nel sito USB per i dipendenti ancora in servizio, proviamo di seguito a dare qualche indicazione in più su chi è cessato dal servizio, fornendo in primo luogo il richiamo alla prescrizione quinquennale dei crediti retributivi dei lavoratori nel pubblico impiego sancita dalla pronuncia della Corte di Cassazione sezioni riunite n.36197 del 2023.
Sulla base di tale pronuncia, la prescrizione quinquennale dei crediti per i dipendenti pubblici, tutti coloro che sono andati in pensione prima del 2019, hanno perso la possibilità di rivendicare il mancato riconoscimento retributivo relativo alla maggiorazione RIA, stabilito dalla sentenza della Corte costituzionale del 2024.
Avviare una richiesta stragiudiziale propedeutica come la lettera di messa in mora di riconoscimento della maggiorazione RIA, a cui sicuramentee non verrebbe data risposta dall’amministrazione di riferimento, porterebbe poi ad un sicuro contenzioso legale che, a partire dalla prescrizione sicuramente sollevata dall’amministrazione interessata rispetto alla maturazione del diritto, potrebbe configurarsi come una sorta di “causa temeraria” con possibili, quasi inevitabili, pronunciamenti sfavorevoli e il conseguente accollo dei costi legali.
Non volendo far correre tali rischi ai pensionati nostri iscritti, ricorrendo all’assistenza del nostro legale, forniamo una sorta di profilo di chi può verosimilmente avviare il percorso di rivendicazione partendo appunto dall’atto stragiudiziale della diffida/mesa in mora, che è bene chiarire subito dovrà essere inviata sia all’amministrazione di appartenenza che all’INPS.
L’amministrazione di appartenenza dovrà infatti determinare il calcolo degli arretrati e l’importo della nuova retribuzione, conseguente al riconoscimento della maggiorazione RIA, calcolo che dovrà trasmettere all’INPS che a sua volta dovrà procedere alla rideterminazione del TFS e della pensione, una procedura che non si risolverà certamente nel breve periodo.
Nei prossimi giorni, come già fatto per i dipendenti ancora in servizio, metteremo nel sito di USB una procedura on line, riservata ai soli iscritti a “RdB pensionati”, che consentirà la presentazione della diffida/messa in mora e interruzione dei termini di prescrizione.
Anticipiamo qui i requisiti e i documenti che sarà necessario inserire nella procedura.
Come detto prima, si deve essere collocati in pensione non prima del 2019; si deve risultare in servizio almeno dal 31/12/1985, e aver maturato entro il 1993 almeno 5 anni di anzianità, 8 anni per il comparto università, 6 anni per il comparto EPNE (vedi riferimenti normativi); sarà necessario allegare gli ultimi due cedolini dello stipendio; essere in regime di TFS e almeno nel sistema misto (pro-rata) retributivo/contributivo del trattamento pensionistico.
Nella procedura on line sarà inoltre inserita l’affidamento della procura al nostro avvocato, e l’informativa privacy che dovranno essere sottoscritte.
Appena disponibile il sistema on line daremo indicazioni per procedere con la presentazione delle domande.
Invitiamo chi intende aderire, anche se non iscritti, a rivogersi alle strutture della Federazione USB del territorio per ricevere tutte le informazioni del caso e per seguire l’iter della diffida/messa in mora.
Riferimenti normativi:
Prescrizione - Cassazione sezioni riunite n.36197 del 2023.
D.P.R. Ministeri – 17 gennaio 1990 n.44
D.P.R. Aziende e amm.ni dello Stato ad ordinamento autonomo – 4 agosto 1990 n. 335
D.P.R. Università – 3 agosto 1990 n.319
D.P.R. EPNE (enti pubblici non economici) – 13 gennaio 1990 n.43