Il protocollo d’intesa siglato il giorno 18/01/2007 da CGIL-CISL-UIL assume un sinistro significato per il futuro della Pubblica Amministrazione. Ad una prima lettura si evidenziano i seguenti punti:
- LA SCELTA GOVERNATIVA DI RICONOSCERE A CGIL-CISL-UIL IL MONOPOLIO DELLA RAPPRESENTANZA SINDACALE DEL PUBBLICO IMPIEGO.
Un vero golpe sindacale che esclude tutte le altre organizzazioni sindacali che pure hanno superato gli assurdi sbarramenti dell’attuale normativa sulla rappresentanza. Contrariamente alla forma privatistica tanto annunciata, i contenuti contrattuali vengono dettati dal governo ed inseriti con la compiacenza di CGIL-CISL-UIL.
- I CONTRATTI DI LAVORO DIVENTANO GLI STRUMENTI ATTRAVERSO I QUALI IL GOVERNO REALIZZA LA DISMISSIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DEI PUBBLICI DIPENDENTI.
- IL FINANZIAMENTO DEI CONTRATTI, AMPIAMENTE SOTTOSTIMATO, IN REALTA’ PREVEDE LA RIDUZIONE DEGLI ORGANICI, DI SERVIZI E DI RISORSE PER L’ESPULSIONE DEI LAVORATORI.
- LA VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DEI SERVIZI.
Un ibrido di criteri derivanti dalla concezione della produttività di fabbrica e di valutazione da parte di soggetti esterni che porta alla volontà di avviare un processo di accorpamento di funzioni e di uffici con il risultato di esubero di organici e loro successiva espulsione.
- LA MOBILITA’ E’ UNO STRUMENTO DI USCITA DALLA P. A. , tanto è vero che si parla di esodi finanziati; con quali risorse e quale impatto sociale lo scopriranno i lavoratori. L’alternativa sarà il trasferimento obbligatorio in altre amministrazioni o regioni del Paese, oppure la fuoriuscita.
- LE RELAZIONI SINDACALI.
Dopo aver scelto i proprio interlocutori, averli fatti oggetto di regalie come il TFR e il prossimo TFS, questi non possono che limitarsi ad essere i meri esecutori del progetto governativo.
OVVIAMENTE QUESTO NON VALE PER LE RDB-CUB e lo dimostreremo insieme ai dipendenti pubblici.
- LA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA, sbandierata come integrativa e quindi dinamica, ridiventa applicativa dei contratti nazionali a loro volta applicative delle politiche del governo.
- PER ENTI LOCALI E SANITA’ SI PREANNUNCIA UN BREVE RINVIO, PERCHE’ PER QUESTI COMPARTI SI DELINEA UN PROCESSO DI DEVASTAZIONE MOLTO ARTICOLATO TRA DECRETO LANZILLOTTA E REGIONI. Un rinvio di non poco conto e che non può e non deve tranquillizzare.
- I TAVOLI TECNICI. Ormai li conosciamo: hanno la funzione di minare l’attività sindacale per le organizzazioni escluse dai processi veri di relazioni sindacali con il governo. Non ci aspettiamo nulla di buono.
LA RDB-CUB NON PUO’ ACCETTARE MODALITA’ E CONTENUTI DELL’ACCORDO, COSI’ COME NON PUO’ CONDIVIDERE LA POLITICA GOVERNATIVA. LA PAROLA PASSA ORA AI LAVORATORI ED ALLE INIZIATIVE DI LOTTA.